Progetto “Servizi, elettrodomestici ed incidenti domestici”

Progetto “Servizi, elettrodomestici ed incidenti domestici”

L’attenzione alle problematiche connesse agli incidenti domestici ha rappresentato il naturale portato delle politiche finalizzate all’assicurazione della qualità dei processi produttivi ed al customer care satisfaction insieme alle iniziative legislative tese a promuovere una nuova cultura della sicurezza sia negli ambiti di lavoro sia in quelli domestici.

Nel contempo, la continua evoluzione tecnologica e le problematiche connesse alla riduzione dei consumi energetici hanno posto come imprescindibile l’esigenza di definire anche all’interno dell’ambiente domestico un sistema in grado di garantire allo stesso tempo sicurezza nell’utilizzo di impianti ed elettrodomestici e contenimento dei consumi energetici.

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A partire dagli anni ottanta del novecento, infatti, il legislatore, sulla spinta di un’opinione pubblica sempre più sensibile alle questioni della sicurezza domestica, ha adottato una serie di normative che hanno contribuito con decisione ad innalzare i livelli di qualità e sicurezza delle abitazioni italiane.

La legge Merloni e successivamente la L. 46/90 hanno stabilito da una parte i requisiti imprescindibili degli impianti elettrici, elettronici, termici, antincendio, degli ascensori e così via, dall’altra, hanno previsto particolari qualità e caratteristiche per gli addetti autorizzati a realizzare tali impianti.

La legge 46/90 in particolare identifica come unici soggetti abilitati all’impiantistica domestica, gli installatori iscritti alla Camera di Commercio, i quali al termine del lavoro sono tenuti a rilasciare una dichiarazione di conformità del proprio lavoro alla “regola dell’arte”.

La normazione successiva, si pensi ad esempio al D.P.R. 412 del 1993 sugli impianti termici, non solo conferma tali obbligazioni, ma ne corrobora la portata prevedendo forme di verifiche periodiche degli impianti da parte dei manutentori abilitati.

Il processo in corso di progressivo aumento degli standard di sicurezza non può dirsi, tuttavia, concluso.

Ci sembra che il legislatore debba proseguire sulla linea di condotta intrapresa circa l’imposizione di controlli costanti a beneficio della sicurezza dei cittadini unicamente attraverso manutentori autorizzati.

Soprattutto gli interventi di manutenzione ordinaria debbono essere oggetto di una più specifica attenzione da parte del legislatore, perché non possano essere lasciate interamente alla libertà dell’utente o all’abilità del manutentore la frequenza delle verifiche.

La ricerca affidata all’ADOC dalla Camera di Commercio di Napoli, dimostra efficacemente, sulla base dell’analisi dei dati statistici e dei profili di rischio impliciti nell’installazione e nell’uso di impianti elettrici, idrotermosanitari ed elettrodomestici, quanto all’aumentata incidenza di infortuni domestici possa rispondersi adeguatamente attraverso la sempre più incisiva professionalizzazione dei soggetti abilitati a metter mano agli impianti stessi.

In questo contesto, l’istituzione Camera di Commercio, attraverso il rigore nella verifica della caratteristiche dei manutentori iscritti presso i propri Albi, contribuisce a rendere più sicure le abitazioni italiane.

 

Il Presidente della Camera di Commercio di Napoli

Gaetano Cola

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